Occorre offrire la propria disponibilità per un periodo che varia, a seconda delle nazioni, da un minimo di 2 a un massimo di 12 mesi (eventualmente prorogabile per altri 12). Le famiglie richiedono, solitamente, un soggiorno minimo di 6, 9 o 12 mesi con partenza all’inizio dell’anno scolastico o a gennaio. Le maggiori richieste per permanenze brevi (2-4 mesi durante l’estate o da agosto/settembre fino a Natale) provengono dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda.
Nei Paesi non appartenenti all’Unione Europea occorre ottenere un permesso di lavoro ed è necessario stipulare prima della partenza un’assicurazione privata per la copertura sanitaria.
In Svizzera, con regole diverse da Cantone a Cantone, sono accettate solo au pair di sesso femminile ed è richiesto che il periodo di soggiorno non sia inferiore a 11 mesi.
In Islanda il limite massimo di età è fissato a 25 anni, è richiesto il possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado, esperienza nella cura dei bambini e una buona conoscenza della lingua inglese. Il contratto au pair è ottenibile esclusivamente presso l’ufficio stranieri islandese Utlendingastofnun (UTL) nonché presso l’Ufficio del Lavoro islandese.
E’ possibile essere collocati alla pari anche negli Stati Uniti, in Canada, Australia e Nuova Zelanda. In tal caso occorre documentarsi sulle varie disposizioni vigenti nel paese prescelto.
Negli Stati Uniti, ad esempio, il rapporto di lavoro alla pari è regolato in modo diverso rispetto ai paesi della UE. Si deve possedere il diploma di scuola secondaria di secondo grado, la patente di guida, avere un’età compresa tra 18 e 26 anni e una discreta conoscenza della lingua inglese. Si deve, inoltre, essere non fumatori e disponibili al soggiorno per un anno. E’ richiesto il visto J-1, rilasciato dal Governo statunitense alle agenzie che offrono programmi autorizzati e che sono elencate nel sito del Bureau of Educational and Cultural Affair – http://exchanges.state.gov/ . Ci si occupa solo della cura dei bambini. Sono, quindi, esclusi tutti i lavori domestici. Si ha diritto al viaggio di andata e ritorno gratuito, a un corso di orientamento (solitamente gratuito), a un compenso settimanale di circa $ 140 per 45 ore di lavoro (il monte ore massimo consentito), con un giorno e mezzo di libertà settimanale e al pagamento di un corso di lingua obbligatorio, da svolgersi presso istituti di istruzione secondaria.
Sempre per gli Stati Uniti, alcune agenzie offrono il programma Extraordinarie, con lo stesso monte ore di lavoro ma riservato a chi possiede un titolo di studio inerente all’assistenza e alla cura dei bambini (o due anni di esperienza a tempo pieno). Il pocket money è superiore a quello standard. Un’altra formula che può essere proposta è il Progetto EduCare: prevede un massimo di 30 ore settimanali di lavoro e il doppio delle ore di frequenza ai corsi, con un pocket money pari al 75% del programma normale. In questo caso i bambini dovranno essere in età scolare e l’assistenza sarà limitata al pre e post scuola. Solitamente viene richiesta, da parte delle agenzie preposte all’organizzazione del soggiorno, una quota d’iscrizione e un contributo per le spese amministrative di $ 500.